Sai che solo in Italia si contano più di 360’000 non vedenti e 1,5 milioni di ipovedenti?

Come saprai, esiste uno specifico alfabeto tattile per le persone ipovedenti e non vedenti che permette loro di leggere e comprendere senza l’utilizzo della vista; stiamo parlando dell’alfabeto Braille.

La storia del suo inventore, il francese Louis Braille, è molto interessante.

A seguito di un infortunio avvenuto nel laboratorio del padre, all’età di 3 anni Louise rimase cieco ma qualche anno dopo, grazie alla sua spiccata intelligenza, vinse una borsa di studio per poter studiare in una scuola di Parigi specializzata per non vedenti.

All’interno di questo speciale istituto era già presente un metodo per insegnare a leggere ma non uno per imparare a scrivere.

Fu solo in seguito all’intervento dell’ufficiale napoleonico Charles Barbier de la Serre che cominciò ad essere insegnato un sofisticato modello di scrittura. Si trattava nello specifico di un metodo utilizzato dall’esercito napoleonico per poter scrivere messaggi di notte, al buio.

Veniva sviluppato un metodo di scrittura e la lettura tattile tramite l’impiego di 12 punti. Questo metodo, però, nella pratica risultava ancora troppo lento per poter essere utilizzato con facilità da tutti i non vedenti.

Nonostante l’immaturità del metodo tramandato da de la Serre, il giovane Charles Braille rimase colpito dal sistema dei punti in rilievo e pensò ad un metodo per renderlo più fluido e semplice all’utilizzo di tutti i giorni; pensò quindi di stilare un vero e proprio alfabeto.

L’alfabeto Braille: un metodo innovativo

Charles divenne uno studente appassionato e dopo vari tentativi, dal 1821 al 1827, studiò e formulò un metodo molto più intuitivo e semplice per far si che tutti i non vedenti potessero applicarlo nella quotidianità.

L’alfabeto Braille è basato sulla composizione di sei punti in rilievo disposti in due colonne e tre righe all’interno di una cella. Attraverso varie composizioni si ottengono dei veri e propri caratteri che, sebbene siano limitati, esprimono interi concetti base che consentono la comprensione del testo.

Il metodo di scrittura è abbastanza semplice. La scrittura manuale avviene tramite l’impiego di un punteruolo; si scrive da destra verso sinistra per consentire la lettura da sinistra verso destra una volta girato il foglio.

Per interpretare l’alfabeto Braille viene utilizzato principalmente il dito indice, che viene fatto scorrere sui punti in rilievo per la loro interpretazione.

Includere il Braille nei propri strumenti di comunicazione

Si, hai capito bene.

Dal momento che anche i non vedenti e ipovedenti potrebbero incrociare il tuo percorso professionale potrebbe essere molto utile, per te e per loro, prendere in considerazione l’idea di inserire almeno alcuni dati fondamentali anche per la lettura autonoma in alfabeto Braille.

Non sai come?

Sul nostro sito e-commerce www.outsideprint.com hai la possibilità di utilizzare la stampa in rilievo su alluminio o Dibond anche per inserire qualche informazione in alfabeto Braille. 

Facile no?

Grazie a questa possibilità potrai rendere più facile non solo l’accesso alle informazioni, ma anche l’accesso fisico ai tuoi spazi aziendali a persone non vedenti o ipovedenti, che potranno così comprendere come meglio muoversi nello spazio anche solo per trovare la sala riunioni o il tuo ufficio.


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